per quanto riguarda la rendita dei fabbricati come va dichiarato nel 730?
io ho il valore riportato nella visura di due anni fa' , va bene quel valore o lo devo ri calcolare?
per quanto riguarda gli interessi passivi, io e mia moglie abbiamo un' appartamento cointestato ed anche il mutuo e' cointestato, siamo in regime di separazione dei beni, facendo un 730 congiunto gli interessi possono essere scaricati solo da uno o obbligatoriamente da entrambi?
grazie per la professionalità' con la quale come sempre interverrete ,
buona giornata .
Ciao.Per i fabbricati va inserita la rendita catastale senza rivalutazione, il programma lo farà da sè.Dato che tua moglie ha l'appartamento al 50% dovete per forza fare il congiunto ed ognuno si scarica gli interessi del mutuo.Se la hai a carico li puoi scaricare anche tutti tu . Se non è a carico deve scaricarli Lei e se non uscirà un debito irpef il 19% sui suoi 2000 li perderà.Spero di esserti stato utile.Ciao
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2011年5月23日星期一
2011年5月15日星期日
Contro la violenza alle donne, -siamo in 10mila-
Il corteo che ha sfilato per le vie di Roma per dire 'no alla violenza contro le donne' è arrivato a piazza San Giovanni dove su un maxischermo verranno trasmessi dei video sulla violenza contro le donne, contro le lesbiche e contro i transessuali. Secondo le organizzatrici della manifestazione, alla quale hanno partecipato giovani dei centri sociali, vari coordinamenti femminili, le femministe 'storiche' ma anche diversi uomini, avrebbero partecipato al corteo almeno diecimila persone. In una piazza San Giovanni semivuota capannelli di manifestanti aspettano che prendano il via i filmati.
Lungo il percorso, il gruppo "Maschile plurale" ha distribuito volantini, in particolare agli uomini in cui evidenziava come la violenza sulle donne riguardi indistintamente i due sessi mentre, su alcuni distributori di condom delle scritte a favore della pillola abortiva: "Libere di scegliere, capaci di reagire, RU486 libertà è autodeterminazione".
Tra gli altri, molti i cartelli che indicano come la violenza di genere e lo stupro non siano un rischio solo per alcune categorie ma riguardi tutte le donne per il solo fatto di appartenere al gentil sesso. "Sono straniera = Sono una donna da stuprare", "Sono moglie = Sono una donna da stuprare", "Sono sola = Sono donna da stuprare".
La manifestazione contro la violenza maschile sulle donne è partita con un appello su internet, sul sito www.torniamoinpiazza.it, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
La manifestazione è apartitica proprio per evitare ogni strumentalizzazione. Una manifestazione sempre attuale, non solo contro la violenza alle donne ma anche per chiedere il rispetto delle scelte delle donne, per questo ci sono molti riferimenti alla Ru486. "L'obbligatorietà dell'ospedalizzazione è una schedatura", spiega un'attivista arrivata in pullman da Bologna. "Il partito ha dato il suo sostegno ma non è una manifestazione di partito e noi partecipiamo nelle forme del rispetto come movimento delle donne", spiega Eleonora Forenza del Forum delle donne del Prc.
In Italia - ricordano li organizzatori una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo. Secondo i dati dell'Istat, sono 6 milioni 743 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale. Tre milioni di donne hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata, quasi mezzo milione nei 12 mesi precedenti all'intervista.
Ai danni di mogli e fidanzate i reati gravi: 8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito le aggressioni in casa. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro. A ottenere con la forza rapporti sessuali è il partner il 70% delle volte e in questo caso lo stupro è reiterato. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. Gli autori sono degli sconosciuti una volta su quattro, nello stesso numero di casi sono parenti (soprattutto zii e padri) e conoscenti.
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Lungo il percorso, il gruppo "Maschile plurale" ha distribuito volantini, in particolare agli uomini in cui evidenziava come la violenza sulle donne riguardi indistintamente i due sessi mentre, su alcuni distributori di condom delle scritte a favore della pillola abortiva: "Libere di scegliere, capaci di reagire, RU486 libertà è autodeterminazione".
Tra gli altri, molti i cartelli che indicano come la violenza di genere e lo stupro non siano un rischio solo per alcune categorie ma riguardi tutte le donne per il solo fatto di appartenere al gentil sesso. "Sono straniera = Sono una donna da stuprare", "Sono moglie = Sono una donna da stuprare", "Sono sola = Sono donna da stuprare".
La manifestazione contro la violenza maschile sulle donne è partita con un appello su internet, sul sito www.torniamoinpiazza.it, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
La manifestazione è apartitica proprio per evitare ogni strumentalizzazione. Una manifestazione sempre attuale, non solo contro la violenza alle donne ma anche per chiedere il rispetto delle scelte delle donne, per questo ci sono molti riferimenti alla Ru486. "L'obbligatorietà dell'ospedalizzazione è una schedatura", spiega un'attivista arrivata in pullman da Bologna. "Il partito ha dato il suo sostegno ma non è una manifestazione di partito e noi partecipiamo nelle forme del rispetto come movimento delle donne", spiega Eleonora Forenza del Forum delle donne del Prc.
In Italia - ricordano li organizzatori una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza di un uomo. Secondo i dati dell'Istat, sono 6 milioni 743 mila le donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale. Tre milioni di donne hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata, quasi mezzo milione nei 12 mesi precedenti all'intervista.
Ai danni di mogli e fidanzate i reati gravi: 8 donne su 10 malmenate, ustionate o minacciate con armi hanno subito le aggressioni in casa. Un milione di donne hanno subito uno stupro o un tentato stupro. A ottenere con la forza rapporti sessuali è il partner il 70% delle volte e in questo caso lo stupro è reiterato. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. Gli autori sono degli sconosciuti una volta su quattro, nello stesso numero di casi sono parenti (soprattutto zii e padri) e conoscenti.
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